Ciao a tutti..


Ciao a tutti....




Bene, sono qui di nuovo a scrivervi ;) ...non mi sono mica dimenticata di voi e delle mie passioni!
Sono stati per me dei mesi particolari, pieni di prove e la prova continua.
Voglio aprirmi con voi nel vero senso della parola!
Molti già sanno (instagram, facebook...) che ho perso un bambino all'inizio del terzo mese di gravidanza. E' stato uno schock, soprattutto perchè stavo bene, (vivevo facendo più o meno le stesse cose di sempre).
Una notte dopo alcuni giorni vissuti nel letto io e mio marito ci siamo diretti immediatamente al pronto soccorso, poichè avevo una forte emorragia. Dentro di me sapevo già che le cose non stavano andando bene, sentivo che dentro di me mancava qualcosa, mi sentivo vuota, come se mi fosse stato tolto il cuore.
Grazie a Dio al pronto soccorso mi ha accolto e visitato la mia ginecologa.
Appena iniziata la visita,  affrontavo la realtà come se guardassi il film della vita di un'altra persona, ma l'affrontavo... Mi girai verso lo schermo dell'ecografo, per vedere se il cuore del mio piccolo batteva ancora, ci speravo..come se fosse stato possibile rianimarlo. Mio marito corse verso lo schermo perchè non credeva che le cose erano messe in quel modo...cioè che il nostro bimbo non era cresciuto. Guardai, e lo riguardai..il mio piccolo...che non percepiva più l'impulso del mio cuore e ci aspettavamo ancora che il suo piccolo cuore sarebbe iniziato di nuovo a battere. In modo delicato e sensibile la dottoressa iniziò a spiegarci che il suo cuore non si sentiva, che aveva smesso di battere e che insomma era lì, da tempo, senza vita.
Io ero lì fisicamente, ma ripeto era come vivere in un film, era come vivere la vita di un altro.Sì, perchè nessuno vorrebbe passarci, almeno lo spero.
Ma, il da farsi era ancora dinanzi a me e a mio marito, persona unica e speciale che mi ha aiutata in ogni istante e lo sta facendo tuttora!
Siamo tornati a casa e ancora tutto ciò sembrava essere un boccone che pur avendolo ingerito, ti rimane nell'esofago e non riesci a mandarlo giù! Ma vai avanti, confidando in Dio e avendo la certezza che quello che ti è accaduto e ti sta accadendo è per il bene...
Il 29 Aprile fu la notte più lunga della mia vita, e forse quella più dolorosa, fisicamente ma soprattutto psicologicamente. E' stata la notte in cui, in definitiva ho salutato il mio piccolo Emanuele.
Dopo un breve ricovero, sono tornata a casa, senza forze, senza un figlio pur avendo "partorito" ma dentro di me c'era e c'è la voglia di andare avanti, di guardare in alto, verso la prospettiva futura, ricordandomi che  sono stata mamma, che sono stata felice nel vedere battere il cuore del mio piccolo quale dono meraviglioso.
Oggi sono qui a dirvi di guardare avanti, sempre. La vita è un dono che ci viene dato, dobbiamo amarci e amare, dare il meglio di se stessi, ogni secondo.Certo, non è facile e sopratutto ascoltare gli altri che pur incoraggiandoci dicendo: "sei giovane, "è capitato a tanti o" sicuramente poteva andare peggio". Gli abbracci valgono più di mille parole.

Sono qui a dirvi che TORNERO' CON NUOVI POST MIGLIORI DI QUELLI DI PRIMA!!
IO SONO COME LE PIANTE GRASSE NON MUOIONO MAI, NEMMENO NEL DESERTO E ATTENTI ALLE SPINE! AHAH... scherzo! ;)

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